salta ai contenuti
 

A Lilli

Mi chiamo Iride ed ho 90 anni. Vivo da due anni nella Casa Residenza di Granarolo dove mi sono ambientata bene. Qui ho iniziato a scrivere la mia storia ed ho scoperto che mi piace proprio. E’ un modo per non fare scordare le usanze e le criticità che le persone della mia età hanno passato. Il viaggio che racconto per questa iniziativa del Comune di Granarolo, è davvero breve, ma lo ricordo con piacere perché mi ha fatto capire che non solo le persone ti insegnano con le loro esperienze di vita, ma anche gli animali insegnano. Diversi anni fa, abitavo ancora a Bologna, mi telefonò mia figlia chiamandomi a casa sua a cenare da loro. Era un invito improvviso e devo dire strano per loro!

Cosa devo dire, un po’ mi ero preoccupata, le mamme sentono le piccole differenze di tono nella voce dei figli e c’era qualcosa di indefinito che non riuscivo a capire. Così dissi a mio marito: “Andiamo Ivo, sento che è successo qualcosa!”
“Iride dai! Sempre allarmista come al solito, dammi il tempodi prendere una bottiglia di vino dalla cantina!”.
Così siamo partiti per il nostro “viaggione” Bologna – Granarolo . Quando siamo arrivati dalla mia Vann la tavola della sala era stata notevolmente spostata e mi sono meravigliata. Dovete sapere che mia figlia e suo marito hanno un Labrador femmina di nome Lilly. Ho allungato lo sguardo e la vedo sdraiata su una coperta sembrava dormisse, in realtà era ben attenta. Vicino a lei ho intravisto tre cuccioli pelosi che succhiavano il latte avidamente. Non posso dire la sorpresa per me! erano i primi cuccioli che aveva. E’ stato molto tenero per noi osservarla, mentre con tutta l’attenzione possibile li nutriva. Aveva davvero un amore e una cura molto umana coi suoi cuccioli e questo mi ha davvero colpito molto. Finito l’allattamento, si è spostata piano piano per riposarsi nella sua cuccia. Aveva appena partorito, si vedeva quanto era stanca. Gli occhi le si chiudevano, ma il suo riposo è durato pochissimo. Un piccolo guaito di uno dei cuccioli l’ha subito messa in allarme e, come una vera madre, si è alzata subito ed è accorsa dai suoi piccoli e si è sdraiata vicino a loro per tranquillizzarli. Pensai: “Proprio come facevo io quando avevo le mie bambine appena nate. Al piccolo movimento accorrevo preoccupata e, se di notte piangevano, le prendevo in braccio e dormivano vicino a noi”. La nostra vicinanza le tranquillizzata tanto che si riaddormentavano. Era la prima volta per Lilly e penso che sarà stata un pò dura tirarli su sempre così vivaci ed affamati. Ora la Lilly mi viene spesso a trovarmi qui a Granarolo assieme a mia figlia.
La prima cosa che fa quando mi vede, è diventato un rito, va a frugare nella mia borsa che sembra quella di Mery Poppins, perché contiene di tutto. Lei però sa che io ho sempre un pacchetto di Pavesini solo per lei e col muso me lo indica come dire: “Allora, nonna, me lo dai o no?”
Quello che vi ho raccontato è stato un piccolissimo viaggio, ma l’arrivo è stato per me grande. La Lilly è davvero un grande cane, e non perché e di grande mole, ma perché è proprio buona, intelligente ed affettuosa e come tutti gli animali da il suo affetto senza pretendere niente in cambio se non una carezza!

 

 

Racconto di Iride Bernabei
Casa di riposo di Granarolo dell’Emilia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Chiunque ritenga di poter rivendicare diritti su fotografie o altro materiale contenuto nel sito e non ha dato autorizzazione alla pubblicazione, è pregato di segnalarlo tramite e-mail all'indirizzo cercanelcassetto@cittametropolitana.bo.it o di contattarci telefonicamente (051 6598716 – 051 6598460) in modo che siano prese le opportune misure.

I materiali pubblicati sul sito sono disponibili per la condivisione sul web; tuttavia, l’utilizzatore dovrà citare la fonte e l’eventuale detentore dei diritti e, qualora volesse modificare il contenuto o utilizzarlo per scopi diversi da quelli del progetto, dovrà chiederne preventivamente l’autorizzazione a cercanelcassetto@cittametropolitana.bo.it.

Privacy e condizioni

 
torna ai contenuti torna all'inizio