Nell'evoluzione del territorio della pianura tra metà Settecento e metà Novecento, accanto al polo antico della mezzadria e "dell'economia del pane e del vino", prese forma il nuovo polo risicolo e bracciantile dell'agricoltura bolognese. La coltivazione del riso, esercitata in aziende molto più grandi dei poderi mezzadrili, richiedeva una quantità di lavoro manuale molto elevata, ma concentrata solo in alcuni periodi dell’anno. I conduttori di risaie fecero perciò ricorso a mano d’opera salariata, compensandola a giornata oppure a cottimo. Per i lavori più importanti, quali la roncatura e la mietitura, erano assoldate soltanto squadre di donne, le risaiole, e ragazzi. Con la formazione di un grande bracciantato agricolo si avviava un radicale cambiamento della struttura sociale, della divisione del lavoro e della cultura dei lavoratori della terra della pianura.
Il Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio, attraverso testimonianze materiali e documenti, illustra l'evoluzione del territorio della pianura tra metà Settecento e metà Novecento, soffermandosi sui rapporti tra proprietari della terra e lavoratori del contado, sulla graduale formazione, accanto al polo antico della mezzadria e dell'economia del pane e del vino, del polo risicolo e bracciantile dell'agricoltura bolognese.
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