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Decisione di una mamma

Questa decisione che ho preso penso sia stata più dura delle tante altre prese inprecedenza.

Alle mie figlie ho cercato di fargliela pesare il meno possibile ,loro però sono due persone e non perché sono le miei figlie molto sensibili e intelligenti (se non le conosco io che sono la madre….!) e ci hanno sofferto molto.

Incominciamo dall’inizio, sono Iride, ho già scritto tanti racconti che con l’aiuto di tante persone gentili e disponibili, sono stati pubblicati su internet nel sito “CERCA NEL CASSETTO”.

Avendo già 90 anni non potevo più restare in una casa da sola ,perché mio marito mi ha lasciato nel 2007, la sua perdita mi ha lasciato un vuoto che non si può descrivere, siamo stati assieme 60 anni .

Con tutto quello che abbiamo passato io e Ivo, compresa la guerra, mi meraviglio che sono ancora qui! ma fino a che non arriva il mio momento bisogna farsi coraggio e andare avanti.

Solo che invecchiando gli acciacchi crescono e sempre più spesso hai bisogno di aiuto e chi te lo può dare questo aiuto se non le figlie!

Loro però hanno la famiglia da portare avanti, il lavoro, i figli e anche dei nipotini!!!!!

Tempo fa’ ho fatto una brutta caduta e ho battuto la schiena, mi hanno portata al pronto soccorso dove mi hanno fatto una Tac ;li hanno trovato che mi ero incrinata una vertebra.

Non mi hanno ricoverata, ma mi hanno mandata a casa con l’obbligo di stare a letto immobile e accudita continuamente di conseguenza si era creato un problema abbastanza grosso da risolvere, bisognava trovare una struttura adatta a pagamento.

Le mie figlie si sono messe alla ricerca e hanno trovato un posto vicino a casa mia , denominato “PARCO DEL NAVILE “.

E’ stato proprio lì, durante la mia degenza, che ho incontrato “BARBARA” che è la Direttrice dell’istituto dove mi trovo adesso a Granarolo dell’Emilia. Ci siamo prese subito in simpatia, io le ho detto che se mi capitava di dover andare in una Casa Protetta sarei andata da lei.

Adesso infatti sono qui dalla Barbara ,è una persona unica e in gamba .

E’ fatta per questo mestiere, è gentile e disponibile con tutti, anche se le responsabilità che ha sono tante ,lavora troppo e lo fa con grande passione.

Ci sono tante occasioni in cui dialoghiamo come mamma e figlia (lei purtroppo non ha più i genitori) e questo mi rende felice.

Fra noi si è creato un legame di grande affetto.

Ha un bambino di nome Lorenzo di un anno poco più a cui mi sono affezionata e lui mi contraccambia, quando mi vede allunga le braccia mi sorride e mi da i bacini ,ciò mi scalda il cuore.

Io e Lorenzo suoniamo la chitarra (per gioco), giochiamo a palla ,adesso però che ha iniziato a camminare sono, purtroppo, un po’ in difficoltà, ma comunque facciamo sempre i nostri paciughi insieme come si fanno tra nonna e nipote.

Bisogna dire che Barbara è circondata da un gruppo molto affiatato fra di loro, sembrano una grande famiglia ciò dovuto al fatto che lavorano insieme da molti anni presso l’istituto:

Brunella è l’animatrice da tanti anni è sempre carinissima, ogni tanto passa con un bacio ,una carezza.

A volte mi da qualche idea o consiglio per i miei racconti.

Organizza tombole e guarda caso vinco spesso!!!!

Gli infermieri David e Chiara …lui è stato il primo infermiere che ho conosciuto ,a volte mi fa ridere con la sua simpatia ,a volte mi fa arrabbiare perché mi prende in giro perché non voglio spendere soldi; Chiara è arrivata da pochi mesi ….ma subito è nato un grande rapporto affettuoso è dolcissima…

Lucia che è diventata la mia parrucchiera personale …io sono una cliente molto esigente..

….ma lei con le sue mani d’oro mi fa ogni riccio per un mio capriccio….

Poi ci sono i miei angeli custodi che li chiamano OSS ( SIMONE, MARINA, MIHAELA, MARINELLA, GRAZIA, LILLY, DORINA, ROSARIA, GOFREDO, CATERINA , MARIA SAIDA , CORINA e LORELLA) che oltre con me sono sempre carini soprattutto nei miei momenti di malinconia, che alla mia età sono frequenti ,mi incoraggiano e mi coccolano,  specialmente quando qualcuno che mi era caro mi ha lasciato.

Io li ricambio con qualche caramella ,qualche biscotti o cioccolatino che le mie figlie mi portano, è il mio modo per dire che gli voglio bene e li ringrazio.

Tutte le ragazze e i ragazzi che lavorano qui sono molto gentili con tutti noi, bisogna sapere che è un lavoro poco facile da fare ,i “vecchi” per capire come sono bisogna starci in mezzo.

Io stando qui dentro ho capito che per fortuna c’è ancora della brava gioventù.

Devo ringraziare tutta la struttura perché mi ha permesso, scrivendo i miei racconti di scaricarmi di tanti pensieri e tante tensioni che avevo dentro.

Non voglio dimenticare l’Assessore ,che per me è la Sig.ra Nadia, che ha fatto in modo che i miei pensieri e ricordi anche della guerra ,fossero conosciuti da tanta gente su internet, la ringrazio di tutto cuore e ringrazio anche la sua mamma che ha detto, dopo aver letto i miei racconti, che li ha messi giù proprio bene.

 

 

Racconto di Iride Bernabei, Centro integrato anziani di Granarolo dell’Emilia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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