Gli amici del giardino

Siamo già a metà di aprile e si sente la primavera.

Io sono qui in giardino che mi godo il sole e osservo gli animali che lo frequentano.

Mi sono dimenticata di dire che io adesso abito nella Casa di Riposo di Granarolo dell’Emilia dove sono arrivata due anni fa e vado per il terzo.

I miei amici del giardino sono: un gattino che, per quanto cerco di far amicizia, lui mi guarda con sospetto e non si avvicina!

Poi ci sono due gazze che sono dei bellissimi uccelli, però hanno come secondo nome: ladre! Ma lo sono veramente…

Il primo anno che ero qui ero abbastanza in gamba, annaffiavo l’orto in cui erano coltivati molti ortaggi, incominciando dai pomodori, peperoni, cetrioli, melanzane e delle fragole. Qui torniamo alle gazze.

Non si salvava niente, facevano delle picchiate sopra a questo orto!

I pomodori li svuotavano e ci rimaneva la buccia, poi non parliamo delle fragole che erano una manna per loro!

Io cercavo di coprirle con delle cassette di plastica, ma loro con il loro lungo becco non le svuotavano, ma le divoravano proprio.

A me veniva un nervoso che le avrei uccise!

Io che ero li che le annaffiavo e custodivo come una cosa preziosa.

Ne mangiavo una se era un po’ brutta: la pulivo e me la mangiavo.

Avrei voluto portarne un pò a tavola da offrire ai miei amici della Casa e, a forza di badarci, ci sono riuscita.

Erano squisite con il limone e lo zucchero! Come le facevo io a casa mia.

Ora ci sono persone giovani che lavorano nell’orto, però mi sono raccomandata che mi salvassero le fragole.

Ho già le cassette vuote per coprirle perché spero di poterle assaggiare anche quest’anno!

Racconto di Iride Bernabei, Centro integrato anziani di Granarolo dell’Emilia