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Zòppa màta

Quando una volta non si buttava via niente e si teneva anche il pane secco nelle sere d’inverno si faceva al bròd col vapuren, cioè si faceva bollire l'acqua e si aggiungeva del ragù per insaporire bene il brodo. Si ammollava il pane secco ed ecco che la “zòppa màta” era pronta.

Bastava aggiungere  un po’ d’olio e del parmigiano grattugiato. Veniva servita calda bollente. C’era la variante per l’estate che veniva servita fredda.

   

Al pàn avèrra la bocca a tòtt (il pane apre la bocca a tutti) ed è meglio nero pane che nera fame.

 

 

 

Ricetta di nonna Carla

Casa Protetta di Granarolo dell'Emilia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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