La mia gioventù

Avevo otto anni ma io andavo già a servizio da una signora vedova col fratello prete. Lo stipendio lo andava a ritirare mia mamma una volta al mese. Il più delle volte era di genere alimentare, ma di quello che noi non ci potevamo permettere, come lo zucchero, il caffè, il burro e l’olio e poi anche un po’ di soldini.

Sono rimasta con loro fino all’età di vent’anni.

Da loro però rimanevo solo nel periodo invernale.

Gli altri mesi io lavoravo in campagna con i miei genitori.

A quattordici anni poi ho iniziato a fare la campagna della risaia in Piemonte a Vercelli e a Novara e in qualche altro paesino li vicino.

Direte: - Ma Almes allora non hai avuto infanzia?

Ma no invece, eravamo un po’ tutti così a quell’epoca e poi devo dire che quando andavo da quella signora vedova, oltre a fare i servizi di casa, potevo anche giocare un po’ con i suoi due figli che avevano più o meno la mia età.

Quindi alla fine non è poi mica andata così male, ho lavorato, giocato….. ed ero anche pagata!

 

 

Racconto di Almes Alberghini, Centro integrato anziani di Granarolo dell’Emilia