Poesia d’amor d’un fidanzato all’amata

Ho visto la Wilma sull’aia che cuciva e ricamava,

e Francesco le diè un bacetto e le domanda: Come va?

Come vuoi che vada, come vuoi che sia, il mio cor non è più mio,

l’ho donato tutto a te!

Esce la madre fornaia: Vieni in casa brutta figlia che quell’uomo è un traditor!

 

No signora io non sono un traditor,

e nemmeno un giocator,

ho girato tutto il mondo dalla Francia all’Inghilterra,

ma una ragazza cosi bella dove mai la troverò?

Wilma mi vuoi sposare, io ti voglio amare!

 

Queste parole... il loro suono,

certo chiedono il mio perdono,

e la mano della Wilma, l’unica amata mia figlia

a Francesco gli darò.

 

Grazie madre, madre cara,

già pensavo di fuggire, ma se lui potrò sposare

il mio cuore sarà felice.

 

Ed i due innamorati ringraziarono la mamma Bice.

 

 

 

Poesia d'amore di nonno Ermes

Casa Protetta di Granarolo dell'Emilia