Viva la campagna

Io sto in città,
son come una formica nella folla dell’umanità,
che corre quà e là,
a gran velocità con l’orologio
che va che va che va.

 

Io sto in città,
non mi ricordo più la primavera che colore ha,
amici non ne ho
e parlo perloppiù con l’orologio
che va, che va, che va.

   

Felicità, non sei in città,
viva la campagna, viva la campagna!
La civiltà, è bella ma,
viva la campagna che mi dà:
un arcobaleno sereno, l’odore del fieno,
il canto corale di mille cicale,
un bianco puledro, il fiore di cedro,
le stelle più grandi nel ciel!
Ma…

 

Io sto in città,
cemento, palazzoni, cartelloni di pubblicità
in macchina su è giù,
lottando perdippiù con l’orologio
che va, che va, che va.

 

Io sto in città,
rumori fastidiosi, la nevrosi mi divora già
la gente viene e và,
ma non sorride più c’ha l’orologio
che va, che va, che va.

 

Felicità, non sei in città
viva la campagna, viva la campagna!


La civiltà, è bella ma,
viva la campagna che mi dà:
tutti questi grilli, birilli, cavalli, coltelli, mulini, bambini, tacchini, pulcini, casette, cosette, forchette, saette, tramonti, racconti, bisonti, rimpianti, castagne, lasagne, lavagne, montagne, ombrelli, fratelli, cartelli, caselli, bestiame, pollame, catrame, legname, fragori, fattori, pittori, rumori, patate affettate, posate, scarpate, fontane, cantine, gattoni, fornelli, randelli, piselli, martelli, sentieri, bicchieri, mestieri, profumi, dolcini, legumi, barlumi, cipolle, corolle, betulle, farfalle, formaggi, foraggi…

 

 

Famosa sigla della trasmissione Io, Agata e tu, andata in onda su Rete Uno dal 14 marzo 1970, il sabato sera, con: Nino Ferrer, Nino Taranto e Raffaella Carrà.

 

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